CHE COS’è

L’Artemisia

L’Artemisia absinthium ha una storia dai curiosi risvolti, di verità e leggende, di narrazioni che intessono trame suasive e piccanti, non è solamente una pianta, è anche rimando storico e di folclore, la raccontavano Baudelaire, Hemingway, Hugo, la dipingevano Verlaine, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Picasso e Gauguin.

Ma qui, nel nostro dialetto, è detta Menego Maistro, cresce spontanea nei prati, lungo le strade, ai bordi dei campi, è riconoscibile per le foglie verdi argentate, per i grappoli di fiori gialli che sbocciano in estate. I nostri nonni la conoscono bene, l’hanno sempre apprezzata negli infusi, nei decotti, nei liquori, vantandone proprietà digestive, eppure sembra che a un certo punto il mondo si sia dimenticato delle sue formidabili risorse.

Per questo abbiamo voluto ridare voce a un bisbiglio levatosi dalla nostra terra e che chiedeva di essere riconosciuto, di essere restituito alle nostre tradizioni, ci piacerebbe farla sentire anche a voi questa voce: era la voce di Artemide che abbiamo udito o solo quella del vento?
A una storia che attraversa la cultura di tutto l’occidente e non solo, ne affianchiamo una più intima, locale, che non hai mai smesso di parlarci

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