Liquore di Artemisia

C’era una volta

Un luogo di confine, dove la Valpolicella diventa Lessinia, un territorio brulicante di ricchezze floreali, orchidee, primule, viole, a puntinare il sottobosco ecco i funghi, porcini, ovoli, chiodini e mazze di tamburo e, a custodire questa spontanea gentilezza di colori, troviamo il camoscio, la lepre, il lupo, e ancora, a setacciare pianori e valli volano l’aquila e il gufo.
In questo extra mondo cresce la nostra Artemisia absinthium, da un passato che risuona nella voce di Artemide, dea di animali e foreste da cui nasce il nostro liquore, il Menego Maistro, frutto di esperienze tramandate in un continuo passaparola che hanno trasformato l’Artemisia in un liquore nella cui linfa scorrono, spontanee, virtù note fin dai tempi antichi.
Dall’infusione delle sue foglie si ottiene un liquore di modesta ma significativa gradazione, un liquore di frontiera che evoca le parole di Oscar Wilde: “L’Assenzio, come una poesia, favorisce l’amore” e l’amore, in ogni sua accezione, è condivisione, sosta in un confine di aperture dove l’io e il tu rimandano a un noi. Menego Maistro coniuga amaro e dolce in una mediata gradazione alcolica, associa maschile e femminile, è poesia che incoraggia il convivio.

Conosci le qualità dell’artemisia?

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